Scontro tra lega e il sindaco Pizzarotti sul futuro di Fiere di Parma: un piccolo assaggio dell’infuocato dibattito per le imminenti elezioni regionali del 2019

Laura Cavandoli e Maurizio Campari, parlamentari parmensi della Lega, daranno di sicuro battaglia nella questione di Fiere di Parma. La Lega, e di conseguenza, tutto il governo, vogliono rafforzare ancora di più il ruolo e il prestigio di Fiere di Parma, a costo di scontarsi con il sindaco Pizzarotti. Nonostante il sindaco sia in forze ai penta stellati, i leghisti lo bollano come subalterno del Pd. La ragione è legata all’asse con il Presidente della Regione Bonaccini, il quale sarebbe per una holding con Rimini e Bologna. I leghisti non intendono affilare Fiere di Parma quelle di Rimini e Bologna, perché i disastrati conti delle ultime due rischierebbero di mandare a picco anche i conti di Parma che godono ancora di buona salute.

Il sindaco di Parma e il presidente della regione continuano a ragione su una holding mentre i leghisti, che hanno ovviamente contatti con il governo, sono invece fortemente contrari. Le elezioni regionali del 2019 sono orami alle porte e accorpare Parma a Rimini e Bologna aiuterebbe a fare il carico di voti dalle due città che hanno Fiere in crisi. Insomma, secondo Cavandoli e Campari è tutto un sistema per avere una sicura rielezione senza però guardare al futuro di Fiere. Il tema del futuro del sistema fieristico della regione sta, infatti, coinvolgendo le amministrazioni locali di Rimini e Bologna e, ovviamente, anche i portatori di interessi economici. A proposito di interessi economici, è vero che salvare dal crac finanziario le Fiere di Rimini e Bologna aiuterebbe ad attirare nuovi investimenti, riuscendo ad evitare che la nuova holding fallisca.

L’autonomia di Fiere di Parma non deve esser messa in discussione, secondo i leghisti, che sono intervenuti all’inaugurazione del Salone del Camper, dove il primo cittadino era assente. I leghisti non perdono tempo e affondano, dicendo che Pizzarotti era latitante anche all’incontro con il ministro Centinaio, il quale svolge un ruolo fondamentale nello sviluppo del territorio. I due parlamentari sparlano del sindaco, accusandolo di non avere più interesse per la città di Parma. L’unico obiettivo del primo cittadino sarebbe quello di pensare esclusivamente alla sua carriera politica. Alla festa del Pd di Ravenna, in compenso, il sindaco ha partecipato volentieri… c’è da vergognarsene, secondo i politici del carroccio.

Questo attacco sa tanto di risposta alle dichiarazioni di Pizzarotti che durante le celebrazioni dell’8 settembre aveva detto che i senatori, i parlamentari e i politici leghisti – tutti assenti – se ne fregano delle ricorrenze importanti della città di Parma. I parlamentari del carroccio non ci stanno e fanno notare che alle celebrazioni non c’era nemmeno il sindaco né tanto meno esponenti del Pd. Sembra un po’ ipocrita fare la parentale a noi quando non c’era nemmeno lui, concludono i leghisti che di certo hanno ormai il dente avvelenato. La lotta in vista delle imminenti elezioni regionali sarà di certo molto aspra con tanti temi caldi sul tavolo, proprio come quello del futuro del sistema fieristico della regione.