Sarà questo l’anno giusto per il Parma per tornare in Serie A?
Dimenticare la delusione dell’ultima stagione è l’imperativo indiscusso di Buffon & co. e finora i crociati hanno dato dimostrazione che un piazzamento play-off è assolutamente raggiungibile in questa B 2022-23, nonostante le corazzate retrocesse e gli squadroni di B. Cagliari, Genoa, la sorprendente Reggina e poi Bari, Palermo, Brescia, Frosinone e Benevento sono le formazioni con le stesse ambizioni dei gialloblù. La competizione è altissima. Il sogno della promozione diretta è complesso, ma provarci è d’obbligo.
L’avvio del campionato non è stato particolarmente esaltante, ma i crociati hanno indubbiamente ampissimi margini di miglioramento: del resto le prime sei gare hanno evidenziato solo il clamoroso scivolone interno con la Ternana recuperato immediatamente in trasferta al Del Duca grazie al trio offensivo Tutino, Inglese e Man, fresco di nazionale con la Romania: terzetto di valore aggiunto che può dare alla squadra il vantaggio competitivo rispetto a molte altre formazioni.
Intanto, il quadro economico-sportivo attuale del Parma di Krause, stando ai dati Transfermakt, è quello di un club del valore di 57,25 milioni di euro che ha concluso il calciomercato con un bilancio trasferimenti di -13,62 milioni circa, frutto di 2,38 milioni di entrate e 16 milioni di uscite, per una rosa finale di 32 giocatori di età media 24,1: 24 gli stranieri e 5 i nazionali. Fabio Pecchia con il suo 4-2-3-1 è chiamato a creare il collante per una squadra che parla molto di più dell’esperanto, considerando atleti sudamericani come l’argentino Estèvez, il connazionale Vàsquez, il venezuelano Osorio e l’ivoriano Camara, solo per citarne alcuni. Man e Mihaila, i due migliori, se non unici esterni offensivi, saranno chiamati molto probabilmente agli straordinari mancando sostituti naturali nel ruolo.
Le quotazioni dei crociati disponibili sui nuovi siti scommesse per la stagione 2022/23 riflettono molto del calciomercato in entrata concluso a fine estate: Tutino, Romagnoli ed Estèvez su tutti. Le chance di promozione dei gialloblu restano abbordabili sebbene il Parma non sia esattamente una delle squadre più accreditate per l’ascesa in A. Formazione outsider quindi, secondo i bookies, che sicuramente puntano su Cagliari e Genoa per il salto immediato di categoria. Buone, finora, le quotazioni della Reggina di Inzaghi che sembra puntare dritto alla meta. Eppure il Parma ha le carte in regola per costruire un campionato di livello.
Tornando infatti al calciomercato, i crociati possono puntare su atleti di caratura fondamentale: Gennaro Tutino, 25 anni, valore di mercato 5,50 milioni, il solito Franco Vasquez, 3 milioni, che ha concluso l’ultima in B con 14 marcature, e poi il neo arrivato Gabriel Charpentier, punta centrale congolese, 10 reti con il Frosinone di cui solo una su rigore: valore di mercato 3,50 milioni. Simone Romagnoli, ex Empoli, darà sicuramente fiducia ed esperienza alla difesa. Del Prato, 22enne dal vivaio dell’Atalanta (terzino destro da 3,50 milioni), Elias Cobbaut dall’RSC Anderlecht (centrale di 24 anni da 3 milioni) e Oosterwolde, 21enne terzino sinistro olandese dal Twente (3 milioni) possono contribuire a rafforzare il reparto difensivo di per sé già puntellato anche con l’ex Crotone Nahuel Estèvez: 26 anni (1 milione). Per la serie: innanzitutto, meglio non prenderle. Nonostante le clamorose debacle siano sempre in agguato (vedi Parma – Ternana con tre reti subite addirittura in casa).
Fabio Lucioni, vecchia conoscenza di B, uno dei migliori centrali degli ultimi dieci anni nella serie cadetta, annovera i crociati tra le squadre più accreditate per il salto di categoria: “Reggina, Cagliari, Genoa, Benevento e Parma, hanno le carte in regola per arrivare fino alla fine e lo stesso Bari non può essere definito una sorpresa”. La rosa a disposizione di Pecchia è di qualità e, nello stesso tempo, garantisce più soluzioni. La sua, sembra essere una squadra che piace. Il tecnico nelle ultime conferenze stampa sembra sereno e determinato: “ Il nostro compito è quello di ricreare quanto di buono abbiamo fatto in diverse partite. La squadra deve continuare a crescere e io non vedo altre strade. Vogliamo fare un calcio propositivo, farlo per 34/38/40 partite”. Non resta che attendere. Il Parma potrebbe arrivare lontano.