Più verde e meno rifiuti: oltre 350 nuovi alberi da piantare e tante zone di Parma già ripulite dai richiedenti asilo

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Parma si prepara alla primavera con progetti di cura degli ambienti pubblici. In città e anche nelle frazioni si metteranno a dimora 350 piante mentre i richiedenti protezione internazionale si sono occupati della raccolta dei rifiuti.

Oltre 350 alberi da mettere a dimora

Sono già iniziati i lavori di messa a dimora di 24 tigli al parco Ferrari di Parma. È solo il primo lotto di tante nuove piante che andranno a rinverdire la città e anche le frazioni limitrofe. È solo il primo intervento cui seguiranno altri come quello a parco Augusto Daolio a Fognano dove sono previsti ben 150 nuovi arbusti. Tanti altri saranno messi a dimora nelle aiuole della città e lungo i viali.

Nel parco Egaddi in via XXIV Maggio saranno piantati circa 100 nuovi alberi e 6 nel parco Don Oliva a Carignano. Anche nel quartiere San Leonardo e in tangenziale si potranno piantare altri esemplari provenienti da un vivaio di Imola. Arrivati in Comune a costo zero, si contano frassini, aceri campestri, bagolari e farnie.

Michele Alinovi, assessore all’urbanistica, commenta le operazioni come un intervento concreto per aumentare il verde urbano, obiettivo fondamentale anche per contrastare l’inquinamento dell’aria. L’ecosistema urbano ha bisogno di un miglioramento di questo tipo per connotare Parma come città verde. Rendere vivibili i parchi è un obiettivo importante per la città del futuro.

Operazioni di pulizia e raccolta rifiuti

Assieme alle operazioni di rinverdimento della città, sono ripartite anche le operazioni di pulizia e di raccolta dei rifiuti. I lavori sono stati affidarti ai richiedenti protezione internazionale che per ora stanno nei centri di accoglienza straordinaria a Parma e dintorni.

La prima zona interessata dalla rimozione dei rifiuti abbandonati è quella del casello autostradale. Dalla rotatoria fino a viale Europa, undici volontari hanno raccolto oltre 5 quintali di rifiuti abbandonati lungo il ciglio della strada. Accompagnati dai tutor delle strutture Svoltare e associazione San Giuseppe e anche dalla polizia municipale, i volontari hanno riempito 30 sacchi in 3 ore.

Le operazioni di pulizia urbana proseguiranno anche su altre strade e nei parchi della città, grazie anche alle segnalazioni dei cittadini. Basta scaricare l’applicazione per smartphone Comuni-Chiamo: un filo diretto con l’amministrazione per segnalare zone che hanno bisogno di interventi di questo tipo.

Grazie ai volontari richiedenti protezione internazionale, la città di Parma ha ricevuto un servizio importante che aiuta a tenere le strade pulite. La presenza di questi richiedenti significa ricchezza per la comunità e nuove opportunità di collaborazione, oltre che di integrazione. Queste iniziative sono frutto di una pluriennale collaborazione tra il Comune e i centri di accoglienza dando un senso ai contributi ricevuti.