La classifica delle province in base alla retribuzione: Parma è quinta a livello nazionale
Sono appena usciti i dati relativi alle retribuzioni raccolti da Geography Index che ha basato ilo studio su delle rilevazioni fatte dal sito www.stipendiogiusto.jobpricing.it nel periodo 2014 – 2018. La provincia di Parma si conferma nella parte più alta della classifica, confermando l’alta qualità della vita di chi abita qui.
La piattaforma JobPricing è stata utilizzata da oltre 800 mila utenti e sono stati realizzatati oltre 400 mila profili retribuirvi. L’indagine, che dà una fotografia del livello di retribuzione nelle varie zone d’Italia, riguarda solo il lavoro dipendente. Lo scopo è quello di avere un quadro di riferimento chiaro che possa sottolineare le differenze in ambito territoriale.
Il calcolatore ha elaborato i dati in base alla retribuzione lorda annua. Per poter avere un campione variegato che tenga conto delle diverse posizioni, il campione di riferimento prende in considerazione: dirigenti, quadri, impiegati e operai così da avere tutti i diversi livello. I dati sulla forza lavoro sono presi dell’Istat, cioè istituto di statistica italiano, quello di riferimento per tutti i dati del Paese.
La classifica
La Lombardia la fa da padrone con Milano e Monza – Brianza nelle due prime posizioni. Bolzano scala la classifica posizionandosi al terzo posto. Cagliari e Sassari peggiorano al loro situazione e calano di posizione. In generale, la situazione può considerarsi piatta, senza cambiamenti significativi.
Per quanto riguarda la regione Emilia Romagna, le provincie si piazzano molto bene. In particolare, quella di Parma si trova al quinto posto della classifica nazionale con una media di Retribuzione Lorda Annua, Ral, di 31.488 euro. rispetto al 2017, la posizione resta invariata. Bologna è quarta e supera di pochissimo Parma. Rispetto alla media regionale, entrambe le province hanno +3,4% di retribuzione rispetto alle altre, che comunque vantano buone posizioni. Seguono Ravenna settima, Reggio Emilia ottava e poi Modena. Sotto alla media regionale ci sono Piacenza, Ferrara, Forlì Cesena e infine Rimini.
La situazione al sud
Man a mano che si scende lo stivale, calano gli stipendi. La macro area del sud ha una Ral media sotto i 26 mila euro, cioè quasi 5 mila euro in meno rispetto a quanto accade invece al nord. Il divario della Calabria è molto altro, circa 20 punti perpetuali rispetto a un ipotetico stipendio medio nazionale. Quello che ne esce è una chiarissima fotografia che accentuala spaccatura tra nord e sud. Si evidenzia una situazione chiara del mercato del lavoro e dell’economia: al sud ci sono retribuzioni più basse, alti tassi di disoccupazione e produttività bassa.
Questa forbice tra nord de sud rischia di aggravarsi ancora di più con le ultime misure varate del governo. Infatti, dicono gli esperti di JobPricing, le misure economiche che puntano all’assistenzialismo invece che agli investimentisul mercato del lavoro potrebbero esser un grosso rischio, aggravando ulteriormente la situazione economica nelle regioni e provincie meridionali dove sono stati registrati dei peggioramenti significativi della retribuzione rispetto all’anno precedente. Si tratta di Cagliari, Sassari, Oristano, Nuoro, Terni, Salerno.