Indici azionari Borsa: imparare ad interpretarli
Un termine di dominio pubblico, spesso sentito nei telegiornali o letto sui principali quotidiani con riferimento a notizie di economia e finanza. Si parla di indici azionari, andando a designare un paniere di titoli azionari il cui valore complessivo va a fungere come statistica usata per il monitoraggio delle variazioni che potrebbero registrarsi con riferimento alle società quotate in Borsa.
Una sorta di termometro riferito quindi ad un paniere ben preciso di azioni: e questo paniere può essere di centinaia di titoli o di pochi, magari riferito ad un settore preciso. Questi portafogli di titoli, perché alla fine di questo si tratta, sono quindi raggruppati in base a varie caratteristiche. L’aspetto interessante è dato dal fatto che ciascun indice esprime l’andamento di tutti i titoli presenti, inclusi; di conseguenza quando migliorano le performance di una singola società, a trarne beneficio saranno le prestazioni dell’intero indice. Facciamo alcuni esempi più concreti basandoci su quanto riportato nel sito WebEconomia.it, un guida al mondo dei mercati finanziari.
Quali sono gli indici azionari?
In Italia la Borsa di riferimento è Piazza Affari, a Milano. L’indice di riferimento è il FTSE MIB che va a raggruppare le società a maggiore capitalizzazione quotate sulla Borsa italiana. C’è poi il FTSE Italia Mid Cap dove invece confluiscono i titoli delle prime 60 società per capitalizzazione che non fanno parte del FTSE MIB.
Spostandoci ad esempio negli Usa, per avere ancora più chiaro il concetto di indice azionario, c’è il Nasdaq (il cui acronimo indica National Association of Securities Dealers Automated Quotation) che raggruppa i principali titoli tecnologici della Borsa americana.
Un paniere, per tornare alla definizione di sopra, dove si possono quindi trovare, ad esempio, titoli di Apple, Google, Amazon, Facebook e via via tutte le altre società del settore tecnologico che siano quotate in Borsa.
Una settorializzazione che rende ancora più chiaro il discorso del paniere, quindi del riferimento ad un gruppo chiuso di titoli appartenente ad un settore ben preciso.
Investire su titoli o in indici?
Ora che è più chiaro cosa siano gli indici e quale sia la differenza con una azione normale, arriviamo alla fatidica domanda: conviene più investire sui titoli o sulla singola azione? Ovviamente non è facile fornire una risposta certa, dipende sempre da molteplici fattori. Ciò che conta è capire quali sono le differenze di approccio.
Investendo in azioni si punta su una singola società, viceversa con gli indici si va a scegliere di optare per un gruppo di aziende. Il che rende l’investimento sugli indici (relativamente) più facile rispetto alla singola azione.