I giochi di carte tipici dell’Emilia-Romagna

Le carte da gioco in Italia sono sempre state un’importante fetta del settore dell’intrattenimento, tanto che le vecchie generazioni hanno tramandato questo tipo di tradizione centenaria alle nuove. In momenti di svago con i propri amici e con la propria famiglia, in particolar modo durante le feste, è abbastanza in voga il fatto di sedersi attorno ad un tavolo e di iniziare a giocare ai più svariati giochi di carte. Inoltre, nella nostra Penisola i giochi assumono un regolamento differente in base all’area geografica nella quale ci si trova. In Italia non solo esistono tanti tipi di carte diversi, ma ogni gioco ha le sue specialità e le sue varianti, che rendono la propria versione sempre originale e diversa dalle altre.

Insomma, nel giro di pochi chilometri è davvero possibile vivere un’esperienza di gioco totalmente differente da quella che si potrebbe vivere poco più distanti. Senza ombra di dubbio, però, l’avvento dell’online ha complicato le cose sotto questo punto di vista. In questo senso, il nostro paese ha fatto dei passi da gigante, tanto che dal punto di vista della digitalizzazione, anche se siamo ancora indietro rispetto a molti altri Paesi europei, stiamo procedendo in maniera piuttosto spedita. Tuttavia, i giochi di carte tradizionali in questo periodo fanno fatica a trovare spazio nel mondo delle app e del web dove domina l’intrattenimento mainstream con giochi famosi in tutto il mondo.

Le popolari sale da gioco virtuali che offrono anche vari bonus benvenuto casinò per attirare nuovi utenti concentrano la loro offerta su poker, blackjack, baccarat e simili. C’è molto meno spazio, quindi, per attività più tradizionali come Scopa, Briscola e quant’altro. Tornando sulle carte da gioco diverse per ogni regione, un esempio pratico in questo senso è quello legato alle carte romagnole. Quest’ultime, infatti, hanno uno stile spagnolo che si trova esattamente a metà strada tra le carte napoletane e quelle piacentine. Il mazzo è sempre composto da 40 carte, caratterizzate da una figura intera. Le carte romagnole vengono utilizzate in particolar modo nelle province di Forlì-Cesena, Ravenna, Rimini, Ferrara e addirittura nella Repubblica di San Marino.

Per quanto concerne le figure, ci sono diverse assonanze sia con le carte del Nord che con le carte del Sud Italia. Gli assi ricordano le prime, mentre le coppe e le spade ricordano le seconde. I bastoni, invece, sono praticamente identici a quelli raffigurati sulle carte spagnole. Le carte romagnole misurano 58×88 mm, l’8, il 9 e il 10 sono rispettivamente il fante, il cavallo e il re. Tra i giochi più famosi a cui si può ricorrere in Emilia Romagna, oltre a quelli più classici, rientrano senza ombra di dubbio la Briscola e il Marafòn. Quest’ultimo è un tipico gioco di carte appartenente alla cultura romagnola, al quale partecipano quattro giocatori divisi in due coppie da due. I partecipanti al gioco hanno dieci carte a testa. Uno di loro sceglie la briscola, da quel momento in poi si gioca con una carta a turno con lo scopo di rispondere sempre con il seme d’apertura. Conosciuto anche come il gioco dei muti, a Marafòn si gioca in totale silenzio, anche se sono concessi i termini “volo”, “striscio” o “busso”.