Francia: via libera alla vendita di infiorescenze di CBD

Il CBD non costituisce un rischio per la salute: questa è l’affermazione del Consiglio di Stato francese.

Infatti, proprio il 29 dicembre 2022, è stato dato il via libera alla vendita di fiori e foglie di marijuana, purché abbiano un contenuto di THC non superiore allo 0,3%.

Riconoscendo ancora una volta la mancata pericolosità del CBD, non c’è da stupirsi che sempre più persone decidano di acquistare su Justbob, un cannabis store online che nel corso degli anni si è convertito in un vero e proprio punto di riferimento per i più del settore.

Ma quali sono le conseguenze per la Francia dopo questa decisione? E cosa c’è da aspettarsi in vista del prossimo Gran Salon de l’Agriculture de Paris?

In questo articolo si cercherà di approfondire la questione.

Il Consiglio di Stato francese autorizza la vendita di infiorescenze di CBD: ecco cosa potrebbe succedere

Indice

CBD in Europa: la Francia dà il via alla sua legalizzazione 

La Francia, stimolata dalla sentenza della Corte di Giustizia Europea del novembre 2020, che dimostra che i prodotti a base di CBD non possono essere considerati stupefacenti e quindi commercializzabili in tutta Europa, sta abbandonando la strada della repressione, consapevole dei danni che essa arreca all’individuo e alla collettività.

La Francia dovrebbe creare una propria industria del CBD, ha dichiarato Il deputato Jean-Baptiste Moreau – un agricoltore della Creuse (Nouvelle-Aquitaine) – dopo la pubblicazione di un rapporto sulla questione nel maggio dello scorso anno e in vista della fiera agricola di Parigi che quest’anno si terrà dal 25 febbraio al 5 marzo.

Non solo: Moreau è stato anche relatore di un rapporto della commissione parlamentare sull’uso della cannabis in Francia, pubblicato nel maggio 2021.

Egli richiede, infatti, la creazione di una vera e propria industria del CBD nel Paese, la forma non psicotropa della cannabis, senza o con pochissimo (fino allo 0,3%) THC (tetraidrocannabinolo). 

Che vuol dire?

Significa che può produrre effetti ansiolitici e rilassanti, ma non fa ‘sballare’ l’utente.

Infiorescenze di CBD: l’apertura verso un mercato fiorente?

Negli ultimi mesi, la legalità del CBD è stata oggetto di una forte contestazione nel Paese francese. Nella più recente azione legale, il governo ha vietato la vendita di fiori e foglie di CBD, solo che il tribunale amministrativo del Consiglio di Stato ha annullato il divieto poco dopo.

“È quindi un peccato, per la Francia, rimanere bloccata a causa di un dogma che non ha nulla a che fare con la realtà”.

Ha affermato che il settore in Francia si trova attualmente in una fase embrionale e che “se vogliamo costruire un settore, abbiamo bisogno di un quadro giuridico stabile“.

Moreau ha spiegato anche che molte persone vorrebbero essere coinvolte nella coltivazione, ma stanno aspettando che la situazione diventi più chiara. In effetti, la coltivazione è un prodotto dal reddito relativamente comodo, con margini molto più elevati rispetto a un ettaro di grano, ad esempio.

Ha inoltre dichiarato che “la coltivazione della canapa per i prodotti a base di CBD è vista come un’interessante opportunità economica (tra gli agricoltori). Grazie alla nostra missione parlamentare sull’uso della cannabis, siamo riusciti a fare una chiara distinzione tra uso ricreativo, terapeutico o di benessere e CBD.

“La pianta della canapa è già ben nota agli agricoltori, per i tessuti e le materie plastiche. La Francia è stata uno dei primi produttori di canapa. Il CBD è solo un prodotto del fiore di canapa. Si tratta quindi di una coltura come un’altra.”

Inoltre, ha detto che il lavoro sul rapporto parlamentare sulla questione lo ha “convinto a muoversi verso la legislazione”.

Tuttavia, alla domanda se il CBD possa diventare una “porta d’accesso” alla legalizzazione dei prodotti a base di THC (come la cannabis contenente l’elemento psicotropo), Moreau ha risposto che si tratta di questioni separate.

Il mercato del CBD in Francia: cosa aspettarsi al Salon de l’Agriculture 2023

Tuttavia, il deputato ha affermato che la visione del governo su questi temi si è chiaramente evoluta negli ultimi anni.

Ha dichiarato: “Inizialmente, quando ho iniziato a lavorarci tre anni fa, l’atteggiamento era di sogghigno o di scherno, anche sul versante terapeutico.

Ma a poco a poco, grazie al lavoro che abbiamo svolto e al sostegno di alcuni colleghi come il Ministro della Salute Olivier Véran, questa mentalità è cambiata. Oggi ci stiamo muovendo verso un vero mercato della cannabis. Non si sta evolvendo abbastanza velocemente per i miei gusti, ma si sta evolvendo”.

Alla domanda se il Salon de l’Agriculture di quest’anno venderà prodotti a base di CBD, Moreau ha risposto ridendo: “Non credo che ci siano piani, ma non ne sono sicuro. Quello che so è che oggi è possibile produrlo e venderlo.

Conclusioni

In conclusione, la nuova autorizzazione da parte del Consiglio di Stato francese funge da trampolino di lancio per un settore in costante crescita che oggi conta diverse migliaia di negozi di CBD con un fatturato stimato per 2 miliardi di euro, promuovendo per la prima volta un cannabidiolo di origine francese.

 

Quindi, occorrerà attendere ulteriori sviluppi, ma la direzione verso la legalità sembra essere già stata presa.