Cos’è il labbro leporino: cause, sintomi e rimedi
Ancora oggi la medicina e la scienza stanno cercando sempre più efficaci per la cheiloschisi, più conosciuta come “labbro leporino”, una malformazione a livello delle labbra che colpisce un neonato su 700 nell’Europa Centrale, del naso e/o delle gengive. Si tratta di una problematica che inizia a svilupparsi durante la gravidanza e che è dovuta a una scarsa coesione del tessuto cartilagineo sotto la fossa nasale. Le future difficoltà del bambino si riverseranno quindi nell’alimentazione e nella respirazione. Esistono diversi tipi di cheiloschisi è la labioschisi è quella che si riferisce precisamente al labbro leporino, che riguarda il lato superiore della bocca e, nei casi più gravi, anche le narici. La palatoschisi e la labioschisi, invece, interessano rispettivamente il palato e le mascelle, con annessi disagi alla dentatura. La cheiloschisi piò prevedere anche più di una fessura nel labbro.
Questa malattia può essere contratta per semplice via ereditaria, a causa di consumo di fumo o alcool o per via dell’assunzione di particolari medicinali da parte della madre del bambino. Se il feto viene intaccato da un’infezione virale, solitamente inizia a presentare problemi nei primi 3 mesi di gestazione. Anche una cattiva alimentazione può contribuire alla formazione del labbro leporino, per via dell’assenza di acido folico nel feto. Informazioni utili e dati sul labbro leporino rivelano che di norma sono necessari interventi chirurgici o terapie ortodontiche per far fronte alle conseguenze della cheiloschisi. La bocca del neonato inizia a svilupparsi nel secondo mese di gravidanza attraverso 2 processi laterali mascellari e un processo fronto-nasale, mentre il palato viene completato qualche settimana più tardi, per congiungersi al setto nasale. Stando agli studidel settore, sono soprattutto le bambine a correre il rischio di incorrere nella malformazione del labbro, mentre i maschi incontrano più frequentemente problemi al palato. In particolare, sono i neonati asiatici e africani a manifestare i maggiori casi di labbro leporino e cheiloschisi.
Le conseguenze del labbro leporino
I problemi che si possono incontrare di fronte a questa malattia possono essere molteplici e riguardare anche l’allattamento. Alcune infezioni arrivano a compromettere anche l’udito. Notevoli difficoltà possono essere riscontrate successivamente nella comunicazione del bambino, che possono essere risolte attraverso la logopedia. Molti degli impedimenti che si registrano nei primi mesi di vita possonoessere ovviati tramite strumentazione apposita, come ciucci di forma diversa o tiralatte, ma si tratta solo di palliativi in attesa di ulteriori misure da adottare in futuro.
Una volta sviluppatasi, la cheiloschisi è chiaramente visibile a occhio nudo. Considerando che il feto viene monitorato periodicamente in ginecologia, è possibile individuare le malformazioni anche prima del parto e cercare di rallentare la progressione della malattia con una condotta consona. Di fatto, l’intervento chirurgico è l’unica soluzione concreta al labbro leporino, che deve essere operato già 3 mesi dopo la nascita del bambino. In ogni caso, in Italia i media hanno sottolineato anche il caso di chi ha sconfitto del tutto il labbro leporinoguadagnando il sorriso sempre desiderato. Sono diverse le sedute di rimodellamento alle quali si devono sottoporre i neonati con questo tipo di malattia, che se riguarda anche il palato può implicare altresìl’utilizzo di una protesi. Negli scenari meno gravi, l’operazione è però opzionale.