Il mondo del lavoro è totalmente cambiato. Il posto fisso nel privato non esiste praticamente più e, quindi, oggi l’unico posto davvero ‘fisso’ è diventato quello statale. Non solo: anche per quanto concerne le competenze, le professionalità, l’attitudine.

Siamo nel pieno di una vera e propria rivoluzione – digitale e sociale – che lascerà indietro alcune persone. Se non vuoi far parte di questo gruppo, ecco qualche consiglio su come trovare lavoro.

Fare i concorsi pubblici

Ami la sicurezza? Ami il fatto di fare le tue canoniche ore di lavoro e poi avere lo stipendio garantito – più o meno sempre lo stesso – ogni mese? Benissimo, questo è un periodo davvero florido per te. Finalmente, dopo anni di patti di stabilità, di carenze di organico, anche grazie a quota 100 che ha fatto andare in pensione migliaia di dipendenti pubblici, si sono aperte le strade per i concorsi pubblici.

In numerosissimi comuni d’Italia, infatti, stanno per partire bandi in cui vengono assunti amministrativi a tempo indeterminato. Così come i concorsi regionali. Insomma, tieni le orecchie (e occhi) bene aperti.

Specializzarsi al meglio

Un tempo dire di sapere fare di tutto un po’ era quasi un vanto. Oggi non è più così. È necessario specializzarsi in un campo specifico e, in quel campo, essere il migliore. O uno dei migliori. Perché in un mondo del mercato volatile, e licenziamenti sempre più facili, una volta che non si eccelle in un settore, basta che il datore di lavoro trova una persona che accetta di guadagnare di meno e si è fuori dai giochi.

Per questo motivo, tante scuole di specializzazione stanno formando centinaia di migliaia di persone, anche in quei lavori dove, erroneamente, si pensa che non serva specializzarsi. Dai corsi barman Roma ai corsi per cameriere in un piccolo borgo, da Nord a Sud, trovare qualcuno che formi figure specializzate ad hoc è davvero molto semplice.

Basta semplicemente cercare nei siti giusti. Che piaccia o no, il mondo va in questa direzione. E bisogna accettarlo.

Non lamentarsi solo

A corollario di come abbiamo chiuso il paragrafo precedente, qui parliamo di un atteggiamento mentale che deve cambiare. Inutile dire, ad esempio, che negli anni ’60, ’70, ’80 tutto era molto più semplice. Non eri tu a cercare il lavoro, ma era il lavoro a cercare te.

Certo erano altri tempi, atre abitudini, un’altra Italia, per intenderci. Però continuare a rimpiangere il passato non va bene e, anzi, questo ci blocca per il futuro. Lamentarsi di non trovare un lavoro può andar bene un giorno, forse due, ma il terzo bisogna mettersi all’opera per mettere il piatto a tavola.

Il lamento, legittimo, deve essere seguito anche da una certa proattività nel voler fare una cosa.

Provare a fare cose che non abbiamo fatto mai

In un mondo del lavoro che cambia, anche le persone, appunto, devono cambiare. E, quindi, perché non fare qualcosa che non si è mai fatto prima? Anche seguendo le proprie passioni. L’esempio più lampante in tal senso sono gli influencer, che hanno trasformato le proprie passioni in un lavoro redditizio.

Con la rivoluzione digitale in corso, sono nati nuovi lavori che non sono né più leggeri né più pesanti di quelli tradizionali. Semplicemente, sono diversi. Questo porta al fatto di voler e dover provare nuove strade, nuove vie per avere una entrata mensile che consenta di fare una vita dignitosa.

Magari alcuni lavori scompariranno, come il giornalista di carta stampata. Però questo deve invogliarci sempre a provare qualcosa di nuovo. Abbinando le nostre competenze professionali alle nostre passioni.

Il risultato, se si semina bene, verrà da sé.