Calo delle nascite: è allarme anche a Parma

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Non è una novità che in tutta Italia ci sia una crisi demografica che tenderà solo a peggiorare: il calo nelle nascite porterà un progressivo invecchiamento della popolazione con gravi conseguenze anche dal punto di vista economico. Questo è il discorso in generale ma anche nella città di Parma e nei comuni limitrofi la situazione che i dati mostrano inizia ad esser allarmante.

Oggi nella conferenza stampa i vertici della provincia di Parma hanno reso noti gli ultimissimi dati sulla popolazione. Gli esperti dell’ufficio di Statistica Paolo Bianchi e Monica Cavalli hanno dipinto il quadro della situazione locale, confermando i timori che ci sono anche a livello nazionale. I più recenti dati registrano un aumento della popolazione parmense dello 0,37% pari a 1.651 individui con un totale di quasi 450.000 persone al 1° di gennaio del 2018.

Da ormai 4 anni a questa parte va a delinearsi una tendenza ben precisa: la crescita della popolazione è molto modesta dato che il saldo naturale, cioè le nascite meno i decessi, è sempre negativo e non viene più sopperito dal saldo migratorio, che invece è diminuito molto negli ultimi 5 anni. Le cause sono da ricercare, in primis, nella prolungata crisi economica che non spinge le famiglie ad allargarsi ma non solo. La decrescita delle nascite non è una novità nella provincia di Parma: 8 anni consecutivi che i nuovi nati sono sempre meno e la tendenza andrà peggiorando. Un’altra ragione è di sicuro la sensibile diminuzione delle donne in età riproduttiva; le baby boomers, cioè le donne nate negli anni ‘60, sono ormai uscite dall’età fertile in cui possono aver figli e le donne che invece sono nate negli anni successivi sono molte meno e, di conseguenza, lo saranno anche i nuovi nati. Anche se si ipotizzasse un mantenimento del numero di figli pro capite, cosa davvero poco probabile, il tasso di natalità non riuscirebbe a controbilanciare la situazione poiché le donne sono minori rispetto al passato. La previsione nefasta degli esperti è che la diminuzione delle nascite continuerà a persistere anche nei prossimi anni per tale ragione.

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La città di Parma registra comunque un aumento di popolazione diventando così il secondo comune più popoloso dell’Emilia Romagna, seconda solo a Bologna, avendo superato la città di Modena di ben 10.000 abitanti. Fuori dal capoluogo di provincia la situazione però è più simile a quella nazionale: la popolazione è rimasta pressoché costante con un crescita davvero minima: 32 abitanti in più. Non sorprende la decrescita in alcuni comuni della fascia montana che hanno in atto da anni uno spopolamento verso le aree più urbane per motivi di accesso ai servizi e al lavoro, soprattutto. Nonostante ciò, ci sono ugualmente dei comuni montani che invece vanno in controtendenza, registrando un aumento anche di uno, quasi due, punti percentuali: Palanzano, Terenzo e Calestano. Lo stesso capita nei comuni extra urbani del capoluogo che sono gli unici altri ad avere un aumento degli abitanti: Colorno, Montechiarugolo, Sorbolo.