Architetti, geometri ed errori di progettazione: come si tutela il professionista?

Nella realizzazione di opere edilizie, architetti e geometri svolgono un ruolo fondamentale, poiché responsabili della progettazione e della corretta esecuzione delle opere secondo le normative vigenti. Tuttavia, le complessità del settore e la molteplicità delle norme che lo regolano rendono i professionisti vulnerabili a errori di progettazione, che possono avere gravi conseguenze legali ed economiche. In tale contesto, risulta fondamentale comprendere come si tutela il professionista in caso di inadempienze e quali siano le responsabilità in cui questi può incorrere.

 

Le responsabilità del progettista

Gli errori di progettazione possono derivare da molteplici cause, tra cui un’inadeguata valutazione dello stato di fatto, l’errata identificazione delle norme tecniche applicabili, o la mancata osservanza delle normative in materia di tutela ambientale, archeologica e di sicurezza. Questi errori, se non corretti, possono compromettere la qualità delle opere, esponendo il progettista a responsabilità contrattuali, in conformità con l’articolo 1218 del codice civile.

Secondo la legge, chi non esegue esattamente la prestazione dovuta è tenuto a risarcire il danno, a meno che non provi che l’inadempimento è dovuto a una causa a lui non imputabile. Pertanto, l’obbligo del progettista non si limita alla sola realizzazione del progetto, ma si estende al rispetto delle tempistiche, dei requisiti funzionali ed economici concordati, nonché alla conformità normativa. Un inadempimento può verificarsi quando la prestazione non è realizzata nei tempi o nei modi stabiliti, e il professionista non è in grado di dimostrare che l’impossibilità di adempiere sia derivata da cause esterne e non imputabili al suo operato.

La giurisprudenza in materia di errori di progettazione

Diversi pronunciamenti della Corte di Cassazione hanno contribuito a delineare il perimetro della responsabilità del progettista. Ad esempio, la sentenza n. 18342/2019 ha stabilito che la responsabilità del professionista può sussistere anche per errori commessi nella fase antecedente all’esecuzione delle opere. Ciò significa che il progettista deve garantire che il progetto sia conforme alla normativa vigente e che la procedura amministrativa adottata sia corretta, al fine di prevenire problemi che possano pregiudicare la realizzazione dell’opera.

Un’altra sentenza significativa è la n. 8014/2012, la quale ha confermato che il professionista rimane responsabile del progetto anche quando questo è firmato dal committente. Tale principio si basa sul fatto che il committente si affida al tecnico proprio per la sua competenza specialistica, e quindi non può essere ritenuto responsabile di eventuali errori progettuali derivanti da una mancanza di perizia del professionista.

Errori nelle agevolazioni fiscali: il caso del Superbonus

Un aspetto particolarmente delicato è rappresentato dalle responsabilità connesse alla gestione delle agevolazioni fiscali, come il Superbonus 110%. Le irregolarità nella richiesta di tali incentivi, spesso causate da errori progettuali o da omissioni nella presentazione delle istanze, possono portare alla perdita dell’agevolazione da parte del committente. In questi casi, l’Agenzia delle Entrate richiede la restituzione dell’importo detratto, maggiorato degli interessi, penalizzando direttamente chi ha fatto richiesta del bonus.

Se l’errore è imputabile al professionista, il committente può successivamente agire in giudizio per ottenere un risarcimento. Tuttavia, è necessario che il committente dimostri l’errore e che non fosse possibile rilevarlo con l’ordinaria diligenza. Questo obbliga i professionisti a prestare la massima attenzione nella fase di progettazione e nella gestione delle pratiche amministrative, consapevoli delle conseguenze economiche e legali di eventuali errori.

Le misure di tutela per il professionista

Per ridurre il rischio di incorrere in responsabilità, i professionisti possono adottare alcune misure di tutela. Una delle più efficaci è la stipula di una rc professionale affidabile che copra i danni derivanti da errori progettuali o da inadempimenti contrattuali. Inoltre, è fondamentale mantenere un aggiornamento costante sulle normative e adottare un approccio rigoroso e metodico nella gestione delle pratiche.

Infine, è consigliabile redigere contratti chiari e dettagliati con i committenti, in cui siano definiti con precisione i compiti e le responsabilità di ciascuna parte, così da limitare eventuali controversie future. Una comunicazione trasparente e puntuale con il committente può inoltre prevenire fraintendimenti e garantire una gestione più efficiente dei progetti, riducendo il rischio di errori.