Musei del Cibo: si rinnova l’associazione e si registra un boom di presenze
Ottima chiusura dell’anno per il circuito che Musei del Cibo della provincia di Parma che raccoglie tutti i complessi museali dedicati all’agroalimentare e anche enologia. Le visite quest’anno hanno registrato un significativo aumento e al circuito si aggiunge anche il Museo del Fungo Porcino di Borgataro per incrementare ancora di più l’offerta.
Si rinnovano anche i vertici dell’associazione e il nuovo presidente è Mario Marini, presidente di Confagricoltura. Maurizio Ceci che ha guidato l’associazione per sei anni, lascia il posto dicendo che è stato in vero onore rivestire questo ruolo nell’associazione dei Musei del Cibo che vuole promuovere i prodotti locali ma anche i saperi e la storia. Ora all’associazione tocca misurarsi con le sfide del futuro riuscendo a mettere al primo posto i musei per la promozione di Parma come Città Creativa della Gastronomia e Capitale italiana della Cultura 2020. Dopo 18 anni, lascia la sua carica anche Albino Ivardi Ganapini che è anche l’ideatore del circuito Musei del Cibo. Al suo posto arriva Cristiano Casa assessore al Turismo del Comune di Parma.
L’associazione Musei del Cibo raccoglie moltissime importanti realtà tra cui la provincia di Parma e tutti i comuni della zona, l’università, le imprese e le associazioni di categoria nonché i consorzi di prodotto, strade del vino e tanti altri ancora. Insomma, una realtà che raccoglie tutti i reali portatori di interessi, a cui oggi si aggiunge anche l’Unione dei Comuni delle Valli del Taro e del Ceno con il Museo del Fungo Porcino di Borgotaro che entra così nel circuito. Dopo l’ingresso del Museo del Culatello in marzo, il circuito si arricchisce ulteriormente con tutti i percorsi museali dedicati alle produzioni locali del territorio di Parma.
Il rinnovo dell’associazione è anche un’ottima scusa per tirare le somme dell’anno che sta per concludersi. Nel 2018 c’è stato un incremento di oltre 3000 presenze rispetto l’anno precedente. Il Museo che ha registrato più in ingressi in assoluto è stato quello dedicato al Prosciutto, seguito da quello del Parmigiano Reggiano. Ottima performance del Museo del Salame che nel 2018 ha praticamente triplicato gli ingressi. Sono state moltissime anche quest’anno le iniziative didattiche organizzate dall’associazione che ha partecipato all’organizzazione della Giornata mondiale dell’Alimentazione, come ha ricordato l’assessore del comune di Parma.
Da quando l’associazione è nata nel 2003 sono stati quasi 235 mila le persone che hanno visitato i musei del circuito, entrando in contatto con i prodotti tipici del territorio che svolgono un importantissimo ruolo andando a sostenere l’economia locale creando posti di lavoro nel settore enogastronomico, ma anche un grande indotto che non è da sotto valutare. Dopo Expo 2015 si è visto quanto siano fondamentali le produzioni locali che l’associazione musei del Cibo intende non solo valorizzare, ma fa conoscere a più persone possibili attraverso musei moderni e legati al loro territorio.