Viabilità Parma – Brescia: si allungano i tempi di realizzazione del collegamento

ponte cologno castelmaggiore

In merito alla costruzione del ponte sul Po all’altezza di Colorno e Casalmaggiore si rischia di vedere un allungamento dei tempi di realizzazione a causa di un ricorso. Nella vicenda che sta mandando in tilt il traffico tra l’Emilia Romagna e la Lombardia, entrano in scena anche il Tar e il Codice degli Appalti. La questione è al quanto complicata: la provincia di Parma fa sapere che un ricorso é stato presentato contro la realizzazione del suddetto ponte, che per ora è stato aggiudicato al raggruppamento temporaneo di imprese Micheli – Coimpa.

L’attuale normativa in vigore, prevede che tute le imprese possano fare ricorso contro la decisione dell’amministrazione pubblica, ma questo non fa che aumentare i tempi previsti per la realizzazione, aumentando i disagi, soprattutto dei pendolari. Il ponte che collega la provincia di Parma a quella di Brescia è chiuso dal settembre 2017 a causa di rischi di tenuta dalla struttura.

Prima del ricorso, l’obiettivo è era di concludere i lavori entro la primavera 2019, ma ora sembra utopico. La commissione ha concluso i lavori il 15 ottobre e sono state inviate via Pec le comunicazioni alle ditte che partecipavano alla gara. Ora sono trascorsi i 30 giorni utili perché le imprese inviassero i ricorsi. La scadenza però fa riferimento al timbro postale perciò può esser che nei prossimi giorni arrivino ulteriori ricorsi.

Purtroppo, quando si tratta di grandi opere pubbliche, i ricorsi sono frequenti. La speranza è che non vi siano grandi problemi. Una ditta che fa ricorso chiede al Tribunale amministrativo regionale, Tar, di annullare gli atti di gara con misura cautelare e ciò significa bloccare tuto quanto per eseguire degli accertamenti sulla correttezza del bando di gara e del progetto presentato dalla ditta vincitrice. Se si ricontrassero delle irregolarità, si riparte da capo con la gara di appalto ed eventuali e ulteriori ricorsi.

La commissione è convinta di avere lavorato bene e di poter dare il via ai lavori il più presto possibile, soprattutto per ridurre i forti disagi che il traffico e la viabilità subiscono per colpa di questo ponte insicuro. Il dirigente del servizio Viabilità delle Provincia di Parma, Gabriele Annoni, si augurava che non ci fossero dei ricorsi per via dei forti disagi che la viabilità sta subendo, ma il codice degli appalti lo permette.

Se i tempi si dovessero allungare per la riapertura del ponte, i disagi per i cittadini aumenterebbe drasticamente. Anche la posizione delle amministrazioni locali, tutte a guida Pd, si aggraverebbe moltissimo, con conseguenti problemi in vista delle elezioni regionali. I governanti sono colpevoli di avere gestito la situazione in modo davvero pessimo con tanto di malcontento generale della popolazione. Il commento di Fabio Rainieri, vice presidente dell’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna ed esponente della Lega, continua affermando che ci vuole una procedura di emergenza con lo scopo di diminuire i tempi di rifacimento del collegamento tra le due provincie confinanti. Solo in questo modo, si ha la capacità di reperire le risorse necessarie e affidare subito i lavori, mettendosi al riparo da eventuali ricorsi.