Dal 1° ottobre divieto di circolazione con gli Euro 4: Parma rimane a piedi

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La normativa europea ha fissato la scadenza al 2020, ma il divieto di circolazione delle auto Diesel Euro 4 a Parma sarà una realtà molto prima. Il comune di Parma ha infatti deciso che dal 1° ottobre 2018, infatti, risulteranno irregolari e quindi passibili di multa tutti i veicoli Diesel Euro 4. Questi non potranno circolare nella maggior parte delle aree cittadine, perchè a quanto pare eccessivamente inquinanti. Se da un lato la cittadinanza ha dimostrato sensibilità per le tematiche ecologiche ed ambientali, d’altro canto saranno davvero tantissimi coloro che si ritroveranno improvvisamente impossibilitati ad utilizzare la propria auto. Le alternative che si prospettano sono poche: o rimanere a piedi e muoversi con i mezzi pubblici oppure acquistare un nuovo mezzo, più nuovo e recente di quello attuale. Peccato però che gli Euro 4 non siano poi così datati ed è per questa ragione che sono ancora moltissimi quelli che circolano sulle strade italiane. 

Sono parecchi i cittadini che hanno manifestato il loro dissenso nei confronti della decisione presa dal Comune di Parma. Migliaia di persone che, dal 1° ottobre 2018 al 31 marzo 2019, saranno costrette a lasciare la propria auto in garage. Alcuni hanno ipotizzato che questa sia una manovra del comune per raccogliere un po’ di denaro e rimpolpare le casse. Dopotutto, le multe previste sono molto salate e a pagare le spese di tutto ciò, alla fine, saranno come sempre i cittadini.

Oltre 10.000 veicoli Diesel Euro 4 fermi

A Parma saranno quasi 30.000 le automobili per le quali scatterà il divieto di circolazione a partire dal 1° ottobre. Gli Euro 4 sono quasi la metà di esse e rappresentano l’11 % delle vetture totali intestate a persone residenti nella città. Si tratta quindi di un dato significativo: saranno moltissimi coloro che non potranno circolare e che, di fatto, saranno in possesso di un veicolo non datato come gli altri. Gli Euro 4 sono ancora parecchio diffusi, non solo a Parma ma in tutta Italia. Attendere quindi fino al 2020 come da disposizioni della normativa europea non era quindi un’idea così malvagia. 

Le proteste dei cittadini si fanno sui social

Le proteste dei cittadini parmigiani sono state moltissime: c’è chi ha scritto direttamente al comune della città nella speranza di ottenere un qualche tipo di chiarimento, chi ha inviato reclami alle testate giornalistiche, chi ha interpellato direttamente il sindaco Pizzarotti e chi, infine, ha provato la strada dei social network. Diversi cittadini parmigiani condividono le proprie esperienze e considerazioni sulla pagina Pro Euro 4 Diesel, ma le speranze che questo serva a qualcosa rimangono ancora pochissime. Così, tra un dibattito e l’altro, tra una protesta e l’altra, l’unica cosa che sembra rimanere invariata e statica è la decisione presa dal Comune di Parma. I veicoli Diesel Euro 4 non potranno circolare dal 1° ottobre 2018 al 31 marzo 2019 e sembra che ormai non ci sia più nulla da fare per cambiare le cose.

Non si può nemmeno pensare di violare il divieto. Per i trasgressori, sono previste sanzioni che vanno dai 164 ai 663 euro e qualora la violazione venisse ripetuta entri 2 anni è prevista anche la sospensione della patente di guida da 15 a 30 giorni.

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