Storia e origini del Sinco: il gioco simile al Bingo

Il Bingo, uno tra i giochi più famosi e divertenti e dalla storia affascinante, ha conquistato una vasta popolarità nel corso degli anni, evolvendosi fino a diventare un fenomeno globale. Le sue dinamiche di gioco semplici e intuitive, il fatto stesso di rappresentare un gioco che unisce le persone e le intrattiene durante l’estrazione dei numeri con quell’alone di mistero e aspettativa, e la sua adattabilità con l’arrivo delle piattaforme digitali e il grande successo del bingo on line, hanno fatto sì che nel corso degli anni questo gioco rimanesse tra i più apprezzati da diverse tipologie di giocatori.

Il Bingo è un gioco semplice ma avvincente, in cui i giocatori segnano numeri su cartelle man mano che vengono estratti. Il primo a completare una linea o una combinazione specifica vince. Questo gioco ha trovato spazio in varie opere cinematografiche, dal thriller all’horror, pensiamo solo alla celebre pellicola del 2021 Bingo Hell, passando per la commedia, spesso utilizzato per sottolineare momenti di tensione o umorismo grazie alla sua natura imprevedibile.

Questa popolarità ha spianato la strada a variazioni locali e innovative, tra cui il Sinco, un gioco da tavolo inventato negli anni ’80. E da chi poteva arrivare l’idea per una nuova divertente variante del bingo se non da un napoletano? 

Il Sinco è nato nel 1983 grazie all’ingegno di Emilio Salvatore, un commerciante di Napoli che, ispirato dalla Tombola napoletana e dal Bingo americano, ha creato un gioco in grado di combinare elementi di entrambi. Giocato inizialmente in ambito domestico, in occasione delle festività natalizie, con amici e familiari, Emilio ha notato l’entusiasmo che generava e ha deciso di iniziare a produrlo in serie: il successo fu immediato.

Ma in cosa consiste il Sinco? Si tratta di un gioco di combinazioni che utilizza carte napoletane e si distingue per la sua semplicità e il prezzo accessibile. Il gioco si basa su cinque combinazioni vincenti: Centro, Poker, Angolo, Rombo e Sinco. Ogni combinazione ha un contenitore associato in cui vengono raccolti i premi.

Le regole del gioco sono altrettanto semplici e intuitive: 

  • Scelta del Conduttore. Il conduttore del gioco distribuisce dieci cartelle ai giocatori e raccoglie la somma delle vendite, ripartendola nei contenitori delle vincite.
  • Estrazione delle Carte. Il conduttore mischia e scopre le carte napoletane, annunciando i segni che i giocatori devono coprire con fiches sulle proprie cartelle.
  • Distribuzione dei Premi. I premi vengono distribuiti in base alla difficoltà delle combinazioni. Il primo giocatore che copre tutte le posizioni di una combinazione vince il premio corrispondente.

Le combinazioni vincenti nel Sinco sono:

  • Centro: Si vince coprendo una specifica posizione centrale.
  • Poker: Quattro carte poste in alto a sinistra.
  • Angolo: Quattro carte agli angoli della cartella.
  • Rombo: Quattro carte che circondano il centro.
  • Sinco: Cinque carte di fila.

Il gioco, pur non rendendo il suo inventore miliardario, ha avuto un grande successo, lasciando un’impronta significativa tra i giochi più apprezzati in occasione delle festività. Il

Sinco, del resto, rappresenta un esempio perfetto di come la passione e la creatività possano trasformare un’idea semplice in un fenomeno culturale duraturo. La fusione di elementi tradizionali e moderni ha permesso a questo gioco di resistere alla prova del tempo, continuando a intrattenere generazioni di giocatori che ancora oggi, stanchi della solita tombola, cercano un’emozione in più con un gioco ormai della tradizione.