Visto di conformità 2024 con soglia a 70.000 euro

Visto di conformità 2024 con soglia a 70.000 euro
Il Decreto Legislativo n. 1/2024 ha introdotto importanti modifiche agli adempimenti tributari, tra cui l’innalzamento della soglia per l’esonero dall’apposizione del visto di conformità in base agli indici sintetici di affidabilità fiscale. L’articolo 14 di questo decreto ha modificato l’articolo 9-bis, comma 11, lettere a) e b) del Decreto Legislativo n. 50/2017.
Il cambiamento riguarda i crediti IVA richiesti a rimborso o utilizzati in compensazione orizzontale nel modello F24. La nuova soglia per l’esonero dal visto di conformità è stata elevata a 70.000 euro annui, rispetto alla precedente cifra di 50.000 euro annui.
Va sottolineato che, nonostante l’entrata in vigore del Decreto Legislativo n. 1/2024 il 13 gennaio 2024, l’operatività della soglia più elevata è subordinata all’emissione di un nuovo provvedimento attuativo dell’Agenzia delle Entrate. Questo provvedimento definirà i livelli di affidabilità fiscale applicabili, come indicato dall’articolo 9-bis, comma 12 del Decreto Legislativo n. 50/2017. Tale provvedimento disciplinerà anche i livelli ISA per le annualità precedenti, che sono correlati ai benefici premiali, inclusa la soglia più elevata per l’apposizione del visto di conformità.

Con l’aumento della soglia, potrebbe essere stabilito un indice di affidabilità più elevato o l’implementazione di livelli differenziati. Le istruzioni al modello IVA 2024, approvate dopo l’entrata in vigore del Decreto Legislativo n. 1/2024, continuano a fare riferimento alla soglia di 50.000 euro, richiamando il provvedimento Agenzia delle Entrate n. 140005/2023.

Va notato che il limite di 50.000 euro per l’apposizione del Visto di Conformità opera in deroga sia al limite ordinario di 5.000 euro per l’utilizzo in compensazione orizzontale del credito IVA, previsto dall’articolo 17 del Decreto Legislativo n. 241/97, sia a quello di 30.000 euro per l’accesso al rimborso, come indicato dall’articolo 38-bis, comma 3 del DPR 633/72.

Tuttavia, è importante tenere presente che, secondo il provvedimento Agenzia delle Entrate n. 140005/2023, la soglia di 50.000 euro si riferisce alle compensazioni effettuate nel 2024 ed è cumulativa per il credito IVA annuale 2023 e i crediti IVA trimestrali 2024. Questo cumulo si applica anche alle richieste di rimborso presentate nel 2024.

Per quanto riguarda le istanze di rimborso, la garanzia patrimoniale è obbligatoria in caso di “rischio fiscale”, come definito dall’articolo 38-bis, comma 4 del DPR 633/72. La garanzia è richiesta se la dichiarazione IVA non presenta il visto di conformità iva o se non è stata presentata la dichiarazione sostitutiva di atto notorio che attesti il possesso dei requisiti specifici. Questi includono il mantenimento del patrimonio netto, la consistenza degli immobili, la non cessazione dell’attività, la limitazione della cessione di azioni o quote, e il regolare versamento dei contributi previdenziali e assicurativi.

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