Co.Mark: prosegue la crescita dell’export emiliano
Le esportazioni dei prodotti emiliani conquistano i principali mercati stranieri: nel primo trimestre dell’anno si registra un incremento delle vendite all’estero di 584 milioni di euro, pari al +11,8% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. È quanto emerge dalla recensione di Intesa Sanpaolo sulla crescita dell’export nei distretti industriali dell’Emilia-Romagna, in cui sono riportate le opinioni dei tecnici sull’andamento dell’intera industria regionale.
Secondo i commenti degli analisti spiccano i distretti della meccanica e dell’agro-alimentare, che sono riusciti a confermare un trend di crescita positivo anche nei periodi in cui lo scenario macroeconomico presentava delle incertezze. Le opinioni riportate nella recensione fanno emergere inoltre la reattività dell’imprenditoria locale, che ha destinato una parte degli investimenti per aumentare la sostenibilità e la digitalizzazione delle imprese. Una scelta che ha consentito alle aziende di aumentare la propria competitività nei principali mercati oltreconfine.
Il contributo dato dalla digitalizzazione alla crescita delle imprese è stato confermato anche dai commenti dei principali esperti di export. A riguardo, Co.Mark, l’azienda di consulenza per lo sviluppo del commercio estero, evidenzia il ruolo svolto dal digital export management nello sviluppo del business oltreconfine. Il digital export, ribadisce Comark nei commenti del suo blog, permette alle aziende di posizionarsi digitalmente nel proprio settore: consente infatti di analizzare i mercati e di individuare i partner commerciali più idonei, riducendo i tradizionali costi previsti per lo sviluppo commerciale estero.
Stando alle opinioni degli esperti, si registrano performance positive per tutti i distretti dell’industria meccanica, trainata dal comparto dei ciclomotori di Bologna, cresciuto del 45,8%. La recensione fa emergere inoltre gli altri comparti industriali che hanno contribuito all’aumento delle esportazioni: le macchine agricole di Modena e Reggio Emilia (+38,4%), la food machinery di Parma (+35,5%) e le macchine per l’imballaggio di Bologna (+29,8%).
I commenti dell’Istituto sottolineano il ruolo svolto dalle vendite all’estero dei prodotti agro-alimentari emiliani: è un esempio il distretto alimentare di Parma, che registra un incremento delle esportazioni di 61 milioni di euro, pari ad un aumento del 16,5%. Stando ai commenti dei tecnici, cresce il comparto dell’ortofrutta romagnola (+18,2%), seguito dal settore dei salumi di Modena (+15,8%) e Parma (+16,4%). La recensione evidenzia inoltre i risultati raggiunti dall’export dei distretti della moda, tra cui si segnalano: il settore dell’abbigliamento di Rimini (+19,1%) e il distretto delle calzature di San Mauro Pascoli (+11%).
Secondo le opinioni degli analisti, l’export dell’Emilia-Romagna registra performance positive sia verso i mercati maturi, dove le esportazioni sono cresciute del 10,7%, sia verso i nuovi mercati di sbocco (+14,7%). Tra i principali partner commerciali europei della Regione la recensione colloca la Francia, in cui si registra un aumento delle vendite pari a 91 milioni di euro, la Germania (+ 39 milioni) e il Regno Unito (+ 33 milioni di euro).
I dati sull’aumento dell’export emiliano e le opinioni di Co.Mark sulle potenzialità di sviluppo offerte dai nuovi strumenti di digital export permettono di guardare al futuro con ottimismo: utilizzando i nuovi strumenti digitali le aziende potranno cogliere le opportunità presenti nei più importanti mercati internazionali.