Il caffè di qualità: ecco come riconoscerlo
Amate l’aroma del caffè e non potete rinunciare a quell’odore invitante che invade la casa al mattino, ma vi state domandando come riconoscere il caffè di qualità da quello scadente? Quali sono le caratteristiche che dovrebbe avere un buon caffè per essere considerato tale?
Riconoscere un caffè di qualità non è certo facile, ma esistono dei metodi che possono aiutare ad acquistare il prodotto migliore sul mercato, primo fra tutti il rivolgersi a marchi certificati, noti per la qualità ineguagliabile del loro prodotto. Tra questi troviamo Noalito caffè, marchio piemontese attivo dal 1958 nella produzione di caffè artigianale di altissimo livello.
Di seguito vi spiegheremo come capire se state per acquistare un caffè di qualità o un prodotto scadente.
Indice
Cosa vuol dire che un caffè è di qualità?
Prima di scoprire come individuare il miglior caffè e la migliore miscela da acquistare, cerchiamo di capire che cosa si intende con “caffè di qualità”. La qualità del caffè dipende da numerosi fattori. Tra i primi vi sono quelli che influenzano la scelta del prodotto da acquistare, ossia la varietà, la tostatura, la macinatura e il marchio; pur acquistando un caffè macinato o in grani ottimo, potremmo però ritrovarci con una tazzina di caffè di pessima qualità. Come mai? Semplice: abbiamo commesso qualche errore durante la preparazione.
Il caffè di qualità è dunque quello che viene preparato in modo corretto, utilizzando un buon prodotto di partenza.
La varietà del caffè può fare la differenza
La varietà incide notevolmente sul gusto del caffè e sulla sua qualità. Tra i tipi principali di caffè troviamo l’Arabica, la Robusta, l’Excelsa e la Liberica. Queste sono le 4 tipologie più diffuse a livello commerciale su oltre 60 specie differenti di caffè.
Qual è la varietà migliore tra queste 4? In linea generale, l’Arabica e la Robusta vengono considerate le migliori, pur possedendo caratteristiche molto diverse.
Il caffè arabico ha un gusto e un odore molto particolari, riconoscibili anche dai palati e dai nasi meno raffinati. Il suo retrogusto dolce, che ricorda un mix di caramello e cioccolato, rende questa varietà meno amara e molto più delicata rispetto alle altre. La varietà robusta ha un aroma più intenso e deciso, caratterizzato da toni legnosi e speziati. Le sue caratteristiche lo rendono perfetto per chi ama i sapori forti e amari; in molti casi, per alleggerirne un po’ il sapore, rendendolo più delicato, viene venduto in miscela con l’arabica.
L’importanza della Tostatura
Oltre alla varietà, anche la tostatura riveste una grande importanza nel determinare la qualità finale del caffè. Mentre una buona tostatura riesce a esaltare l’aroma della varietà scelta, determinandone la consistenza finale, un processo scadente può comprometterne irrimediabilmente la qualità.
Ma in cosa consiste esattamente questo processo? Semplicemente nella trasformazione, appunto tramite tostatura, dei chicchi verdi delle piante nei classici chicchi dal colore scuro che siamo abituati a vedere e ad acquistare.
Macinatura e qualità
Il terzo elemento che influisce sulla qualità del caffè è la macinatura. La macinatura, la quale può essere grossa, media oppure fine, determina il sapore finale della bevanda, nonché la sua consistenza. Una macinatura fine permetterà di ottenere un caffè più denso e cremoso, ricco di aroma, mentre la grana grossa renderà il caffè più leggero e meno corposo.