La svolta green deve partire dai lavori anche meno considerati: ecco come

La svolta green deve partire dai lavori anche meno considerati: ecco come

I tempi – belli per alcuni ma nefasti per altri – in cui magari si pensava solo a costruire, senza tenere minimamente in considerazione né i vincoli paesaggistici, né la sicurezza e né, tantomeno, le questioni relative all’ambiente sono finiti.

L’urbanizzazione selvaggia degli anni ’70, ’80 e in parte anche ’90 sta lasciando lo spazio a più controlli e a un sistema di sviluppo diverso. Una sorta di svolta green che non deve essere vista come uno sforzo da parte dei cittadini, che comunque si devono riadattare a un sistema diverso.

Ma deve essere parte integrante di un modo di vivere differente. Ma come fare? Ecco alcuni aspetti molto importanti.

Bene il SuperBonus 110

Come in tutte le misure che impattano nella vita delle persone in maniera concreta e decisiva, ci sono i furbi che provano ad approfittarne in maniera illecita, c’è chi non vedeva l’ora di leggi del genere e chi, invece, ne resta totalmente indifferente perché non ha nessuna intenzione di chiedere un bonus o un contributo.

In ogni caso, però, problema dei fondi a parte che devono essere reperiti il prima possibile, il SuperBonus 110 è una misura che sta funzionando in maniera importante, avendo ricadute in diversi ambiti. Al di là del fatto che consente, comunque, un rifacimento di parte della propria abitazione, ci sono alcuni paletti ‘green’ che bisogna considerare.

E quando ai cittadini conviene tutelare l’ambiente, dal punto di vista economico, è ben disposto a voler fare la propria parte. È brutto da dire, magari è una verità che non piace, però le persone comuni, quelle che devono mettere il piatto a tavola ogni giorno, se non vedono un beneficio concreto delle proprie azioni, difficilmente sono disposto a contribuire per le battaglie a favore di un pianeta più ‘verde’.

Insomma, al netto di alcuni ritocchi alla legge, il SuperBonus 110 ha dato una sterza decisiva in questo senso.

Trovare il modo per permettere alle persone di razionalizzare le risorse

In Italia c’è una perdita di consumo di acqua notevole. Nonostante vari appelli, però, sembra che le cose non stiano proprio cambiando. Le colpe, però, sono da dividere in due. Da una parte c’è lo Stato che da decenni non mette mano a una rimodernizzazione della rete idrica e fognaria, lasciando che una buona percentuale di acqua venga persa nel percorso che porta la stessa acqua nelle case delle persone.

Dall’altro, però, basterebbe che ognuno faccia la propria parte, senza neppure cambiare di una volta gli aspetti più importanti della vita quotidiana. Un conto è dire che, in tempi d’estate, il condizionatore non può essere impostato oltre un certo numero di gradi – e questo può genere le polemiche di chi soffre il caldo – e un altro è chiudere il rubinetto mentre si stanno lavando i denti o, ancora, utilizzare l’acqua non potabile nello scarico di un WC.

O, ancora, ad esempio, sfruttando il buon esempio del SuperBonus110, provare a trovare misure che consentano alle persone di risolvere dei problemi senza spendere troppi soldi. Si va dall’impermeabilizzazione Roma, giusto per citare l’esempio della Capitale, in cui si evitano infiltrazioni a un sistema di docce e bagni che già di per sé riescono a calcolare l’entità giusta dell’acqua da ‘buttare fuori’.

Incentivare anche altri aspetti relativi alla struttura degli edifici

Il SuperBonus 110, però, ricordiamolo, non copre tutti gli aspetti di un edificio. Ne copre solo alcuni, lasciando scoperti gli altri. Ecco, questo è un aspetto molto importante. Non è che si può dare importante a un aspetto specifico e poi lasciar correre tutti gli altri.

L’ammodernamento di una struttura deve coprire tutti gli aspetti e una modalità simile al SuperBonus può essere abbinata anche all’aspetto estetico. Unire, quindi, la bellezza con l’ambiente può essere un qualcosa di molto importante e anche decisivo per invogliare le persone, poi, ad avere sì comportamenti consoni nel rispetto dell’ambiente, senza vedersi ‘intaccate’ parti importanti della propria vita o, comunque, rinunciare a qualcosa a cui tenevano.

Per chiudere, in ogni caso, che piaccia o no, gli sprechi fatti nei decenni scorsi non sono più sostenibili. Qualunque sia la strada percorsa, dovrà essere totalmente diverse da quanto fatto fino a qualche anno fa.