I rincari mettono a rischio lo stile di vita delle famiglie
Con i prezzi delle materie prime sempre più alte, lo stile di vita delle famiglie si è notevolmente ridimensionato. Per non dire stravolto. E ciò sta creato una spirale negativo a cui va necessariamente messo un argine.
Se le famiglie non spendono, le attività non guadagnano. E se le attività non guadagnano vuol dire che sono costrette a mandare i lavoratori a casa. Un po’ come il cane che si morde la gola. In un meccanismo perverso che porta a dei comportamenti da parte delle persone notevolmente diversi rispetto al recente passato.
L’animale domestico viene visto come un ‘vizio’
L’animale domestico un tempo era una compagnia irrinunciabile, tanto è vero che i più affezionati organizzavano perfino un funerale quando passava a migliori, grazie a delle agenzie funebri come Taffo Roma che si occupa proprio di questo settore.
Però adesso le cose sono notevolmente cambiate e c’è stata una vera e propria rivoluzione. A fronte di una cultura sempre più ambientalista e a tutela dell’ambiente che si sta diffondendo in questo periodo, c’è il problema della spesa da affrontare per mantenere un cane.
Bisogna portarlo dal veterinario, accudirlo, dargli da mangiare. Un po’ di tutto che, comunque, comporta delle spese non indifferenti. E se già si fatica ad arrivare a fine mese, diventa un grosso problema.
Niente più spese folli
Basta alle spese folli. Del resto, basta vedere come se la sta passando il settore auto, uno di quelli che, in alcune occasioni, fa del lusso il suo punto di forza. Ebbene, oggi sono tantissime le persone che sono costrette a rinunciare a qualche spesa un po’ più folle.
La macchina è solo un esempio ma, ovviamente, di esempi se ne possono fare a bizzeffe. Tralasciando il settore viaggi che, comunque, si sta riprendendo, si può vedere come anche in altre ambiti le cose non sono proprio ottimali.
La tecnologia, ad esempio. Dato che per alcuni è una spesa rimandabile, si stanno aspettando tempi migliori che, comunque, prima o poi dovrebbero arrivare. Insomma, il concetto è quello di voler rimandare delle spese che richiedono un esborso notevole, in modo da salvaguardarsi in caso di ulteriori aumenti o, comunque, in attesa di un prestito, qualora si ritenesse opportuno farlo.
Di riflesso, le aziende che commercializzano questo tipo di beni stanno andando in difficoltà. Costringendo loro a lasciare i lavoratori a casa e innescando un meccanismo a catena.
Si rimandano anche visite sanitarie
Questo è il dato più preoccupante. Ci sono casi in cui le persone rimandano le spese sanitarie perché non hanno i soldi per poterle sostenerle. Il caso più eclatante è quello dei dentisti. In Italia, è vero, sulla carta ci sarebbero i dentisti che costano poco essendo ‘pubblici’ (semplificando il tutto) ma le attese sono così lunghe che è automatico rivolgersi ai privati.
E il dentista costa. Non perché sia caro. Ma perché curare i denti richiede una professionalità, dei macchinari, delle attrezzature notevoli. Senza dimenticare il lato relativo all’igiene. Che anche quello ha un prezzo.
Quando una persona rimanda le spese sanitarie è un segnale bruttissimo: significa che non ha neppure i soldi per curarsi. Quindi, non arriva a fine mese. Anche perché se i rincari ci sono stati (anche del 100% in alcuni casi), lo stipendio medio non è raddoppiato. Anzi. In Italia, negli ultimi 30 anni, secondo una ricerca, i salari sono scesi del 3%. Sì, i prezzi salgono e i salari scendono. Ma, questa, è un’altra storia.