The Good Place – Da che parte siamo?

Da qualche giorno è uscita sulla piattaforma di streaming Netflix la quarta e ultima stagione di una serie che è sempre stata un po’ sottovalutata e troppo poco pubblicizzata, sto parlando di The Good Place.

La serie tratta temi come la ricerca continua di miglioramento e l’amicizia che nasce nei momenti di difficoltà, oltre ad avere come fulcro della storia sulla filosofia morale.

La protagonista Eleanor è morta in un supermercato, travolta da una pila di carrelli mentre raccoglieva una bottiglia di margarita e si ritrova catapultata nell’aldilà. Lei portata nella “parte buona” dove persone sono tutte gentili e hanno fanno in vita principalmente buone azioni. Tuttavia Eleanor capisce di essere capitata lì per un errore poichè è sempre stata una ragazza profondamente egoista che non ha mai fatto una buona azione in tutta la sua vita. 

Convinta di essere un pesce fuori dall’acqua nel distretto, Eleanor decide di imbarcarsi in un percorso di miglioramento morale per meritare il paradiso, grazie all’aiuto dell’anima gemella assegnatale, Chidi, professore di filosofia morale. Così facendo lo show dimostra che non solo certi valori sono acquisibili, ma anche che l’automiglioramento è realizzabile con la volontà e l’applicazione. 

Oltre a Chidi, che si scoprirà essere un eterno indeciso, la colorata e bizzarra realtà che abitano è riempita da Tahani, ricca benefattrice inglese, Jason, buddista/dj perso nel proprio mondo, Janet, robot tuttofare che racchiude i segreti dell’universo e infine Michael che è colui che gestisce la “parte buona”.

Andando avanti con la storia si scopre che in realtà Michael è un demone che vuole costruirsi il proprio inferno personale in cui poter vedere i ragazzi torturarsi a vicenda a colpi di buone maniere, infatti anche Chidi, Tahani e Jason hanno un lato oscuro e anche loro, come Eleanor, sarebbero finiti all’inferno e ognuno di loro ha un punteggio troppo basso ottenuto in vita per le azioni che hanno fatto.

Durante la terza stagione veniamo a conoscenza del fatto che da 521 anni nessun essere umano ha avuto accesso al Good Place. Non si tratta però di un sabotaggio, quanto più di un mondo moderno in cui ogni minima scelta mette in atto una catena di conseguenze negative. Così il team che gestisce il Good Place decide di dare loro un’ultima possibilità creando il Medium Place.

Dalla terza stagione abbiamo sicuramente in sospeso l’amore tra Eleanor e Chidi, ma anche bisogna vedere se il progetto del Medium Place andrà a buon fine.

Nel susseguirsi degli episodi i personaggi sono in costante crescita fin quasi a meritarsi la vera parte buona, ma vedremo cos’ha in serbo per noi la nuova stagione composta da tredici episodi.

E voi se ci fosse veramente un sistema a punti per ogni azione fatta, scommettereste sul vostro punteggio su qualche piattaforma tipo Betwin360?