Che cosa vedere a Parma: 5 attrazioni da non perdere assolutamente

La città di Parma è una della più visitate in tutta regione emiliana non solo perché si mangia benissimo ma soprattutto perché vanta monumenti ed edifici dall’enorme rilevanza storica, architettonica e culturale. A tal proposito, Parma sarà città della cultura 2020 premiando la sua vocazione ad esser una città vivace e a misura d’uomo, da visitare anche in una giornata, focalizzandosi sulle sue attrazioni da non perdere.

Il Palazzo della Pilotta

Tra le molte cose da vedere a Parma, non si può saltare il Palazzo della Pilotta: una monumentale costruzione che si trova in centro città. La sua realizzazione risale al 1583 quando Ottavio Farnese voleva avere una nuova appendice di Palazzo Ducale. Per tale motivo, la prima parte del Palazzo è una sorta di grande corridoio dove i soldati spagnoli giocavano a palla, cioè pelota, da qui il nome dell’edifico. La scala monumentale del palazzo è stata realizzata ispirandosi a quella dell’ Escorial di Madrid. All’esterno del palazzo c’è un grande spazio verde, spesso preso d’assalto dai cittadini e dagli studenti che si rilassano sull’erba.

Il duomo e il battistero

Santa Maria Assunta è il duomo di Parma in tipico stile romanico la cui costruzione iniziò nel 1100. Imponente e di colore chiaro, la facciata ha però degli inserti gotici e rinascimentali che sono stati realizzati nei secoli successivi. La chiesa è a tre navate, molto alte e ampie con gli altari laterali dedicati ai vari santi. La cupola a pianta ottagonale è affrescata con un ciclo dedicato alla Madonna realizzato dal Correggio a partire dal 1526. Il battistero è esterno e anch’esso a pianta ottagonale con il medesimo stile della cattedrale in pregiato quarzo rosa raffigurante animali fantastici e non che incanta tutti visitatori.

La galleria nazionale di Parma

All’interno del palazzo della Pillotta, tra la altre cose, vi è ospitata anche la galleria nazionale di Parma. La raccolta comprende opere risalenti alla collezione del duca Ottavio Farnese, opere toscane dal 1734, dipinti recuperati dalle spoliazioni francesi e anche opere acquistate dalla duchessa di Parma, Maria Luigia d’Austria, dal 1816 al 1847. Tra gli artisti presenti vanno citati: Correggio, Leonardo, Parmigianino, Beato Angelico, Canaletto e Tintoretto.

Il teatro Farnese

Un’altra costruzione legata sempre a Ottavio Farnese è il teatro che vale davvero la pena vedere quando si visita la città di Parma. Fu costruito tra il 1616 e il 1618 per festeggiare il passaggio di Cosimo de Medici così si volle mettere in mostra tutto il genio architettonico e ingegneristico della città. Il teatro però non venne utilizzato molto poiché restò un’opera ad uso esclusivo della corte senza quindi rappresentazioni importanti, esclusa la prima. Dopo i bombardanti della seconda guerra mondiale che ne distrussero una parte, il teatro Farense fu recuperato negli anni ’50 e restituito alla popolazione che ora può ammirarlo in tutta la sua magnificenza grazie al restauro avvenuto sulla base dei disegni originali. Non c’è solo teatro Farnese ma anche teatro Regio a Parma è da visitare, usato tutt’oggi per gli spettacoli della stagione teatrale.