Mantenere la temperatura perfetta in ogni momento con il giusto isolante termico
Riscaldare la casa d’inverno e raffreddarla nei mesi caldi rappresenta un costo, forse il più alto da sostenere nelle abitazioni private, negli uffici, nelle aziende. Per non disperdere completamente queste somme e per risparmiare anche sulla bolletta, dotare i luoghi che si deisidera termoregolare con un buon isolante termico è fondamentale.Esistono diverse possibilità isolanti e per scegliere la più idonea bisogna considerare le proprietà dell’isolante ma anche le caratteristiche della struttura da isolare e le prestazioni che si desidera ottenere.
Come scegliere il miglior termoisolante
Uno dei fattori che contribuiscono all’isolamento termico è lo spessore del materiale nella misura in cui ad uno spessore maggiore corrisponde un più efficace isolamento termico. Va da sé che, indipendentemente dal materiale utilizzato, è più conveniente scegliere spessori consistenti.
Esiste una grandezza fisica, la ‘conducibilità termica’, che determina il potere coibente dei materiali termoisolanti: più piccolo è il valore della conducibilità termica, maggiore sarà il potere isolante del materiale. Di conseguenza per isolare bene la propria casa conviene optare per materiali con una bassa conducibilità termica.
Lo sfasamento termico, ovvero il tempo impiegato dal calore per passare attraverso un materiale e raggiungere conseguentemente l’interno dell’abitazione, è un altro fattore da considerare. Un materiale con un elevato sfasamento termico permette che, in estate, il picco di calore esterno raggiunga l’interno dell’abitazione soltanto verso sera. Ad ogni modo in alcune zone le temperature estive rimangono elevate anche di sera per cui in questo caso più che concentrarsi sul ritardare l’arrivo del picco di calore all’interno, è preferibile cercare di ridurre proprio il calore che entra.
Bisogna anche considerare anche il potere traspirante del materiale, ovvero la ‘resistenza di diffusione al vapore’ come per la conduttività termica, tanto più piccolo è questo valore, tanto più il materiale è traspirante.
Un materiale traspirante migliora l’isolamento termico in quanto riduce la possibilità che si crei condensa; l’aria infatti in assenza di convezione è un buon isolante termico ma perderebbe queste sue proprietà in presenza di acqua liquida (condensa sul muro).
Infine, a parità di caratteristiche fondamentali, si potrebbe optare per coibenti atossici, durevoli ed immuni da muffe o parassiti e resistenti al fuoco.
Isolante termico: tipologie di materiali
Possiamo suddividere i coibenti in tre macro gruppi: gli isolanti sintetici, quelli minerali e quelli vegetali. A seconda del tipo di coibente che si sceglie si potranno avere una serie di vantaggi e di specifiche applicazioni; ad esempio gli isolanti sintetici sono molto vantaggiosi, sia dal punto di vista economico, sia dal punto di vista isolante, però sono poco sostenibili. Gli isolanti vegetali, come ad esempio il sughero, hanno invece valori di conducibilitò termica più alti e sono più costosi ma hanno un miglior sfasamento termico e una maggiore traspirabilità, oltre ad essere sostenibili e atossici..
Isolanti sintetici
Gli isolanti sintetici sono quei materiali chimici, generalmente derivanti dal processo di lavorazione del petrolio. Tra questi materiali troviamo: la fibra di poliestere, il polistirene espanso sinterizzato (EPS) o estruso, il poliuretano espanso, il polietilene espanso, le schiume e diversi altri. Tali coibenti sono molti diffusi, in quanto molto convenienti dal punto di vista economico.
La posa in opera è semplice e senza troppe complicazioni. La vita utile del materiale varia dai in 30 ai 50 anni, con una progressiva diminuzione delle prestazioni. Il deterioramento da agenti esterni o ambientali ne limita ovviamente la vita, anche se per ovviare al problema basta un’adeguata protezione. Il riutilizzo è possibile solo se il materiale non è accoppiato con altri materiali, incollato o sporco.
Isolanti di origine vegetale
Gli isolanti vegetali sono materiali di origine naturale, ovvero non presentano componenti di origine sintetica e petrolchimica ma provengono da materie prime rinnovabili, con processi di produzione e installazione non dannosi per l’ambiente e per l’uomo. Sono inoltre riciclabili e biodegradabili e richiedono un basso contenuto di energia per il loro ciclo di vita.
Tra questi ci sono la fibra di legno, la fibra di legno mineralizzato, la fibra di cellulosa, la fibra di canapa, la fibra di lino, il sughero ecc. Sono molto utilizzati in edilizia e hanno un elevato potere isolante, sia dal punto di vista termico che acustico.
Isolanti di origine minerale
Anche gli isolanti minerali sono di origine naturale, quindi rinnovabili e riciclabili. Questa tipologia, di solito ricavata dalle rocce è molto usata in edilizia in quanto generalmente ha elevate prestazioni anche in presenza di umidità, è resistente alle muffe e non è combustibile.
Fanno parte degli isolanti minerali la lana di vetro, la lana di roccia, l’argilla espansa, la perlite espansa, la vermiculite espansa, i feltri, ecc.