Cimice asiatica in Emilia Romagna: Coldiretti è pronta a debellarla
L’inasione delle famigerate cimici asiatiche ha interessato l’Emilia Romagna già nel 2012: sono quindi trascorsi ormai diversi anni ed il settore agricolo è stato messo a dura prova in tutto questo tempo. La denuncia di Coldiretti Emilia Romagna non si è mai fermata e come ogni estate anche quest’anno si è fatta sentire a gran voce per cercare di arginare un problema che rischia di diventare davvero devastante. Le perdite nel settore agricolo sono enormi e sono destinate a diventarlo sempre di più se non si intraprendono delle misure realmente efficaci per debellare questi insetti provenienti dall’Asia.
Finalmente in questi giorni è arrivata la conferma dell’approvazione del regolamento per l’immissione di specie non autoctone ed antagoniste di insetti alieni nel territorio italiano. Manca solo la firma del Presidente della Repubblica per ufficializzare il provvedimento, che è stato voluto e richiesto con forza dalle Regioni e dagli enti di gestione delle aree protette nazionali. Sembra quindi che Coldiretti, in collaborazione con molti altri enti, potrà debellare una volta per tutte le cimici asiatiche.
Coldiretti: la burocrazia potrebbe rallentare tutto
Secondo quanto affermato di recente da Coldiretti Emilia Romagna, è sicuramente positivo il fatto che il regolamento sia stato approvato. Bisogna però accelerare i tempi della burocrazia, perchè si sa, in Italia rischiamo di rimanere incastrati nei documenti per periodi lunghissimi. Quella dell’invasione delle cimici asiatiche è per l’agricoltura dell’Emilia Romagna una vera e propria emergenza che deve essere gestita come tale, anche dalle istituzioni.
Se il regolamento non avrà il via libera definitivo entro la fine dell’estate, si rischiano ancora enormi perdite ed è per questo che è fondamentale intervenire il prima possibile con l’immissione delle vespe samurai. Questi insetti sono stati già impiegati in via sperimentale e si sono dimostrati efficaci. Il problema quindi si può risolvere, ma bisogna attendere che la burocrazia faccia il suo corso, con tempi che rischiano di diventare troppo lunghi.
Nel frattempo la Regione deve fare qualcosa
Sempre Coldiretti Emilia Romagna ha di recente sottolineato il ruolo della Regione e delle istituzioni, che nell’attesa dell’approvazione in via definitiva del regolamento per l’immissione di nuovi insetti antagonisti devono fare qualcosa. Il settore frutticolo dell’Emilia Romagna è messo in ginocchio dalla presenza della cimice asiatica e fintanto che non si potrà debellare in modo efficacie è giusto prevedere degli aiuti e dei risarcimenti. Le aziende agricole rischiano di fallire e di essere costrette a chiudere e sono troppi anni che questa situazione va avanti senza che vengano presi dei provvedimenti efficaci.
Con l’approvazione del regolamento è stato compiuto un enorme passo avanti, ma fino a quando non sarà firmato dal Presidente della Repubblica si potrà fare ben poco per arginare questa emergenza. Nel frattempo quindi la Coldiretti Emilia Romagna ha chiamato in causa le istituzioni e la Regione, chiedendo di intervenire per salvare le migliaia di aziende agricole che rischiano di chiudere per sempre. Si tratta di un’emergenza vera e propria e come tale dovrebbe essere gestita, ma per il momento per la presenza della cimice asiatica purtroppo è stato fatto ben poco.